TIME TO DELIVER
- giuliacalzolari202
- 16 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Il 2025 sarà un anno decisivo per le grandi dinamiche geopolitiche globali
Gli Stati Uniti, con Donald Trump di nuovo alla guida nel suo secondo mandato,
dovranno tradurre promesse e retorica in azioni tangibili. Che fare sui dazi,
sulle espulsioni di migranti, nei rapporti con la NATO?
In Europa, la Commissione Von Der Leyen si troverà davanti a scelte difficili:
riuscirà a rilanciare la competitività economica e rafforzare la capacità di difesa
nonostante risorse limitate e una maggioranza sempre più fragile? E Germania
e Francia riusciranno a uscire da una spirale di crescente instabilità politica ed
economica?
Dall’altra parte del mondo, la Cina, con un’economia in rallentamento e un
debito in crescita, cercherà di mantenere la stabilità interna mentre sfida gli
Stati Uniti per la leadership globale.
Quale ruolo giocheranno i
BRICS, in espansione ma ancora
frammentati?
Infine, il 2025 sarà
un anno cruciale per la gestione
delle crisi in Ucraina che continuerà a modellare l’agenda internazionale in
assenza di soluzioni di pace e stabilità.
Se e quanto gli attori riusciranno a “deliver” definiranno non solo l’anno che sta
per cominciare, ma anche gli equilibri futuri di un mondo che cambia sempre
più velocemente.
L’azionario Europa apre il 2025 in positivo
Le azioni europee hanno iniziato il 2025 su una nota positiva, facendo meglio di
altre regioni. A gennaio abbiamo registrato una svolta evidente rispetto alle
tendenze degli ultimi due anni: le azioni europee hanno fatto meglio di quelle
statunitensi e i titoli value hanno superato quelli growth. Il ritorno del
Presidente Trump alla Casa Bianca, con la sua politica “America First”, ha dato
impulso al mercato azionario americano. Il lancio della società cinese DeepSeek
con il suo modello di intelligenza artificiale open-source a basso costo ha però
offuscato le prospettive di crescita degli utili per le altre società del settore più
note, come Nvidia, Microsoft e Google, e ha dato il via a una breve fase di sell-off
tra le società tecnologiche statunitensi. L’Europa comprende oltre trenta Paesi
con mercati azionari attivi che evidenziano performance piuttosto diverse nel
continente: alcuni Paesi come Spagna, Irlanda e Polonia registrano una crescita
comparabile a quella degli Stati Uniti e superano di gran lunga l’attività
stagnante nel Regno Unito, in Germania e in Francia. Le azioni europee, come
categoria d’investimento, offrono eccellenti opportunità e una preziosa
diversificazione rispetto alle azioni statunitensi storicamente costose.
WOLVES OF FINANCE
Un’antica leggenda cherokee mostra un vecchio saggio attorno al fuoco che racconta storie ai
giovani del villaggio e dice. “Dentro ognuno di noi ci sono due lupi, sempre in lotta fra loro.
Un lupo nero, arrogante, avido, pieno di rabbia, dolore, rimpianti. E un lupo bianco,
generoso, saggio, pieno d’amore, di empatia, coraggio e umiltà.” Un giovane chiede: “E nella
lotta, quale lupo vince?” Il vecchio: “Vince quello che nutri di più.”
Il mondo di oggi è una giungla, quello della finanza e del denaro non si sottrae certamente alla
competizione, che è spietata, per i grandi e soprattutto per le piccole e medie realtà
economiche di investitori e di operatori. Tuttavia, esiste un altro aspetto nell’anima della
gestione del denaro che spesso viene trascurato ma è altrettanto cruciale: la collaborazione.
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